Logopedia Roma

Tra le competenze professionali messe in atto, in questa fase viene compilata l’Anamnesi logopedica. Durante questo processo, il logopedista raccoglie informazioni utili dettagliate sulla storia clinica del paziente, con l’obiettivo di comprendere meglio le difficoltà comunicative e linguistiche e trarne un profilo individualizzato . Non differisce, ovviamente dalle normali anamnesi compilate a livello clinico ma tiene conto di aspetti più specifici e d’interesse logopedico. Tra i quali:

Motivo della Visita

• Descrizione delle difficoltà comunicative
• Osservazioni da parte della famiglia o degli insegnanti

Identifica in un certo qual senso il problema percepito dai caregiver che non sempre è l’unico aspetto che definisce una difficoltà, specie nei bambini.

Storia Clinica

• Gravidanza e nascita
• Sviluppo motorio o sviluppo del linguaggio ad esempio
• Malattie o eventi significativi

Sono aspetti rilevanti per numerosi motivi per comprendere eventuali condizioni sia in termini evolutivi che di natura più traumatica. lo sviluppo è mediamente orizzontale; tappe di sviluppo non rispettate possono portare ad un coinvolgimento in altre aree dello sviluppo. D’altra parte alcune competenze sono gerarchiche, il mancato sviluppo dell’una può compromettere lo sviluppo dell’altra. Infine, ma non meno importante, fornisce anche l’idea di una tendenza di un paziente. E’ ovvio che questo aspetto riguarda prevalentemente i bambini. Per gli adulti ed anziani hanno molta più rilevanza malattie ed eventi traumatici fermo restando che sono aspetti rilevanti anche nei bambini.

Storia Familiare

• Presenza di disturbi del linguaggio in famiglia
• Lingue parlate in casa

Diventa importante sapere queste cose perché i disturbi si presentano mediamente con una trasmissione verticale anche se non necessariamente diretta (dai genitori) ma riconducibile alla famiglia.

Sviluppo Linguistico e Comunicativo

• Prime parole e frasi
• Capacità di comprensione e produzione
• Interazioni sociali

Rappresenta la parte più specifica della storia clinica, di prevalente interesse logopedico, e che guida poi la successiva valutazione.

Educazione e Ambiente Scolastico

• Esperienze scolastiche
• Osservazioni degli insegnanti

Il contesto valutativo e in generale i setting terapeutici se costruiti nella maniera adeguata sono generalmente molto protetti e attivano il bambino in una maniera che talvolta non lo descrive pienamente rispetto a contesti ad esempio più confusionari e fatti di relazioni meno accoglienti e protettive. Oltre a questo si aggiunge che il bambino molte volte instaura delle relazioni diverse con gli adulti rispetto a come fa con i pari definendo anche un funzionamento che diverta rilevante su come agire sul bambino. In un contesto di apprendimenti diventano inoltre fondamentali le esperienze scolastiche relative alle varie materie ma anche il semplice gusto del bambino rispetto l’una o l’altra attività in quanto definiscono anche le sue reazioni o partecipazioni rispetto ad una competenza.

Valutazioni Precedenti

• Rapporti di valutazioni precedenti
• Interventi logopedici o terapeutici già effettuati

Le valutazioni logopediche precedenti forniscono informazioni sull’andamento del bambino nel tempo e la sua risposta al trattamento. Nulla ha il dovere di rimanere fisso. In termini riabilitativi la praticità è tanto se non tutto e qualcosa che non funziona va modificata ed adeguata al fine di ottenere un risultato

Aspettative

Le aspettative in merito ad un intervento sono importanti da conoscere perché definiscono in parte anche la coscienza che si ha un eventuale disturbo o delle difficoltà.

Lo scopo di un accoglienza non è necessariamente quello di procedere con una valutazione ma può essere quello di strutturare degli interventi di prevenzione rispetto a qualche problematicità futura che possa anche coinvolgere altre figure (per esempio una visita oculistica ed ortottica prima dell’ingresso nella scuola primaria) indirizzare una valutazione più territoriale (presso una asl Roma ad esempio) al fine di godere di un supporto più  di tipo pubblico e impattante nell’economia di una famiglia specie nelle situazioni più gravi. A volte i problemi possono richiedere un intervento più nell’ambito della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva che magari preparano il bambino ad un attività maggiormente strutturata come quella logopedica che in taluni casi sfrutta dei canali non ancora graditi al bambino.

Se sono presenti dei dubbi, anche marginali o apparentemente esagerati, è sempre comunque meglio eseguire un accoglienza logopedica; questa potrebbe inserirsi all’interno di una fase dell’individuazione precoce dei diversi disturbi che garantisca un intervento precoce e più efficace

Al colloquio  nella maggior parte dei casi  si procede con la valutazione logopedica che ha il compito di verificare la presenza di disturbi avviando un processo diagnostico caratterizzato da molteplici strumenti che vanno dalla semplice osservazione alla somministrazione di questionari e test standardizzati. L’obiettivo è identificare le difficoltà specifiche , misurarle e capirne il reale impatto rispetto alla competenza in se e nelle attività quotidiane del paziente. questo processo si effettua mediante:

Test Standardizzati

• Somministrazione di test specifici per valutare le diverse componenti del linguaggio e della comunicazione.
• Confronto dei risultati con le norme di riferimento per età e livello di sviluppo.

La valutazione ha il dovere di misurare una competenza e non d’immaginare quanto questa può essere rilevante o impattante per il paziente. Deve essere il più precisa possibile e definire numericamente la questione per vedere anche come questa si modifica nel tempo. La definizione di una difficoltà la si esegue poi nel confronto con un campione di riferimento normotipico in funzione di osservare l’adeguamento o meno di una competenza

• Compilazione di un rapporto dettagliato che include i risultati della valutazione.
• Discussione delle conclusioni con il paziente e/o la famiglia.

Terminata la valutazione il professionista stila una relazione da restituire alla famiglia il cui contenuto principale è costituito dallo spiegare il percorso valutativo fatto e s’introduce il Piano Terapeutico.

Al termine di questa si può pensare di coinvolgere l’equipe multidisciplinare sia in un ottica preventiva che a completamento del processo diagnostico.

Successiva alla valutazione si effettua un incontro di restituzione nel quale viene descritto quanto osservato e misurato all’interno della valutazione. In questa fase, si ragiona e si riflette insieme sulle difficoltà emerse e il Logopedista mostra un piano riabilitativo funzionale al superamento e al trattamento delle stesse. Dispiace quando questo non viene svolto perché è un momento estremamente importante in particolare per la famiglia e nel quale si possono definire in maniera chiara tutte le possibili compromissioni di quanto emerso e definire i possibili passaggi di trattamento in maniera chiara trasparente ma soprattutto mediata da una persona che comprende conosce e sa gestire queste difficoltà.

Il logopedista non è un medico e pertanto non emette diagnosi. E’ un misuratore d’effetto; osserva e misura quelle che possono essere le difficoltà prese ad esame sapendo poi come trattarle ma non le etichetta ne inquadra a livello diagnostico proprio perché per fare questo processo sono necessarie delle competenze più ampie tipicamente riconducibili al Neuropsichiatra infantile.

Il passaggio successivo alla valutazione è sempre il passaggio da un Neuropsichiatra infantile che da una parte prende atto e colloca le difficoltà evidenziate all’interno di un quadro diagnostico di riferimento e dall’altra ha le competenze per consigliare eventuali integrazioni per comprendere meglio il funzionamento del bambino e pertanto come trattarlo al meglio anche ai fini della prognosi che deve essere più efficiente possibile.

Lo scopo della valutazione è quello di stilare un bilancio logopedico che da una parte ha il ruolo di definire le difficoltà cercando di dargli una misura e un impatto all’interno della vita del paziente, dall’altro ha quello di mostrare quelli che possono essere gli obiettivi del trattamento logopedico svolto dal logopedista andandoli effettivamente a trattare in base a delle metodologie mirate, graduali e rispettose del paziente.

Il trattamento non tiene ovviamente conto solo dell’aspetto clinico evidenziato del paziente ma anche di tutte le dinamiche che caratterizzano il funzionamento stesso all’interno di una performance. Un bambino che si frustra rispetto alle proprie difficoltà non lo si può trattare alla stessa maniera di chi invece si mostra maggiormente intraprendente, così come il disattento ha bisogno di accortezze diverse rispetto a chi invece ha un’attenzione adeguata. lo scopo è pertanto quello di stabilire una relazione terapeutica che ha un importanza determinante nel permettere una serenità di base del paziente e che permetta, a sua volta, di far svolgere un attività professionale non solo serena ma compartecipata il tutto avente il fine di un buon esito rieducativo.  

Quando si parla di rispettare il paziente s’intende anche strutturare un percorso riabilitativo che da una parte stimola quello di cui ha bisogno dall’altra rispetta anche dei limiti derivanti dal disturbo stesso sfidandoli ma cercando soluzioni ad essi che tengano conto della natura funzionale del bambino/adulto che si ha di fronte.

Esistono varie tipologie di trattamento logopedico. Lo stesso dipende ovviamente dalle difficoltà evidenziate durante la valutazione logopedica e si personalizza in funzione di quanto appena detto in merito al rispetto del paziente.

Può Pertanto svolgere un trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio così come una terapia miofunzionale  una rieducazione funzionale delle disabilità comunicative. aventi sempre, comunque come scopo il superamento del bisogno di salute del paziente nell’ambito delle proprie competenze professionali Per farlo si stilano degli obiettivi di recupero funzionale sia a breve che a lungo termine che definiscono il progetto terapeutico in atto con il paziente.

Lo scopo di un trattamento logopedico è fornire al paziente la possibilità di superare e gestire le proprie difficoltà. il fine ultimo è pertanto il raggiungimento degli obiettivi e accompagnare il paziente alle dimissioni lasciandolo autonomo e sicuro.